VERSO UNA CITTADINANZA EUROPEA: L'EUROPA VISTA DAI RAGAZZI
Cosa rappresenta l'Europa nell'immaginario dei ragazzi?
C'è consapevolezza di un'identità comune?
Quale Europa vorrebbero i giovani?
Cosa chiedono i giovani ai “grandi” dell'Europa?

Queste sono alcune delle domande a cui i ragazzi dell'Istituto -nei tre plessi di Suno, Momo e Fontaneto- hanno provato a rispondere, sotto la guida attenta dei loro insegnanti, dando così un prezioso contributo di idee da trasmettere ai compagni del Consiglio comunale dei ragazzi, che hanno partecipato, il 4 ottobre scorso, al Forum provinciale tenutosi a Romagnano sul tema della Cittadinanza europea.

L'Europa unita, per i nostri ragazzi, è uno spazio con degli stati di cui ancora si tendono a cogliere le differenze, più che le affinità, in cui vi sono molte criticità, ma è dai più vissuta come un'opportunità e una speranza di futuro, a patto che cambino alcune cose. C'è la consapevolezza che occorra ancora lavorare per consolidare comuni valori e creare quel “senso di appartenenza” che non è appieno percepito.
Con la creazione dell'Unione, un cittadino italiano acquisisce oltre alla cittadinanza italiana quella europea, e vede riconosciuti diritti civili e politici, ma ciò basta a sentirci uniti o manca dell'altro?

Molte ossevazioni che i ragazzi riportano sono anche il frutto di un comune sentire degli adulti, che, in questo periodo di crisi, imputano all'Europa, e alla gestione dei politici della “cosa pubblica”, molte colpe.
I ragazzi vorrebbero una società più giusta, senza quelle disuguaglianze sociali che ancora ci sono. Le terze di Momo hanno discusso molto sull'argomento, portando mature considerazioni sul tema; un alunno a riguardo dice: “Vorrei un'Europa con popoli che si aiutino a vicenda, che in caso di crisi si prestino denaro senza interessi aggiuntivi... Oggi si pensa all'Europa come a un continente ricco, in realtà ancora molti abitanti non hanno una casa, un lavoro per mantenere la famiglia e quindi per i figli di quelle famiglie l'istruzione non è garantita...

Vorrebbero un'Europa con maggiori valori e più civiltà, c'è da parte dei ragazzi la condanna al malaffare, alla mafia, alla corruzione, ai diservizi. “Vorrei un'Europa dove non vengano più fatte discriminazioni razziali, senza più mafia e paura, senza più risse negli stadi. Vorrei un mondo migliore per tutte le migliaia di persone che migrano in Europa per avere una vita migliore”.
I ragazzi non si fermano alle critiche, danno dei consigli: “Bisognerebbe approfondire la conoscenza dei diritti universali dell'uomo e dell'infanzia perchè sono alla base del rispetto fra i popoli”; “Bisognerebbe investire maggiormente nella prevenzione e destinare più denaro alla ricerca, perchè ancora molte persone muoiono a causa di malattie molto gravi”.
Per costruire una maggiore identità europea i ragazzi propongono alcune idee: "Sarebbe interessante che i ragazzi potessero viaggiare gratuitamente, per conoscere le abitudini e le tradizioni degli altri stati dell'Europa, le loro esperienze sarebbero utili per confrontarci e avere maggiore rispetto per le usanze degli altri”.

A questo riguardo, anche i ragazzi del plesso di Fontaneto si sono espressi: "Occorrerebbe, in primo luogo, potenziare la conoscenza della lingua inglese, per poter dialogare con gli altri ragazzi. Poi creare dei percorsi da fare insieme. Ogni scuola dovrebbe avere una scuola di riferimento in Europa con cui parlare, condividere esperienze”.
Circa il tema “natura”, si condanna la poca attenzione, specie dell'Italia, all'ambiente. I ragazzi colgono che bisognerebbe poter realizzare più progetti sull'ambiente, sin da piccoli; essi vorrebbero avere più occasione di fare pratica a contatto diretto con la natura e gli animali. Alcuni ragazzi hanno intuito anche il potenziale turistico del nostro paese, che potrebbe garantire più opportunità per i giovani, se maggiormente spinto.
Ai politici i ragazzi di Suno chiedono di ridisegnare l'Europa “Solo la moneta non basta... ci piacerebbe uno Stato federale. Prendendo spunto dagli Stati Uniti, vorremmo un presidente unico con una politica estera ed un esercito in comune”.


classe suno 3A
classe 3A Suno
classe suno 3B
classe 3B Suno


I ragazzi di Suno hanno toccato temi impegnativi come il lavoro e la fuga di cervelli: “Evitiamo gli sprechi pubblici, per utilizzare il denaro per incentivare i giovani professionisti a rimanere all'interno dell'E.U.” dice Matteo. “Aumentiamo le ore di informatica nelle scuole e introduciamo l'uso dei tablet sostituendo i libri, per ridurre il peso ed eliminare lo spreco di carta” dice un suo compagno.

Molti altri sono gli argomenti trattati: molto sentito è stato il tema della criminalità, che viene percepito come legato al tema dell'immigrazione, agli stranieri che sempre più scappano dalle loro terre e che qui non trovano lavoro. Correlato al tema della criminalità, i ragazzi di Suno colgono anche un altro aspetto, quello delle sostanze stupefacenti, delle droghe leggere. Un problema che viene dibattuto dai grandi con molte scuole di pensiero. “Legalizziamo l'uso delle droghe leggere, al fine di avere maggiore controllo sulla criminalità” dice Luca. Il suo intervento viene però contraddetto da altri compagni, che a riguardo la pensano diversamente.
Molta è la carne al fuoco. I ragazzi di seconda B di Fontaneto hanno lavorato in gruppo, ideando una presentazione in Powerpoint, di cui si allega il documento, che presenta vari spunti d'interesse.




Per chiudere, finiamo con le parole di un giovane di Momo: “L'Europa che io sogno non potrà diventare realtà in poco tempo; occorre l'impegno da parte di tutti e la condivisione di ideali. Per ora noi ragazzi possiamo fare il primo passo credendo in un futuro migliore”.

















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