Istituto Comprensivo G.Ferrari - Momo

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Attesa

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Nel 1937, a Parigi, una sedicenne di nome Emily frequentava la 3^A del liceo scientifico Victor Hugo.
Era appena cominciato l'anno e c'era un nuovo compagno di nome Nick che veniva dall' Inghilterra, precisamente da Londra, ma i suoi genitori erano di origine francese.
Emily era bionda con capelli lunghi fino alle spalle, lisci e scalati, occhi talmente azzurri che sembravano diamanti. Il suo naso era tipico del posto e la sua bocca era di un rosa sul rosso molto carino. Non era tanto alta ma nemmeno bassa. Era simpatica, sempre allegra, attiva, gentile e molto, molto socievole.
Nick era moro con un taglio corto e ciuffo che copriva gli occhi verdi che colpivano in fondo al cuore, il suo naso era piccolo e delicato, le sue labbra erano rosee come un bocciolo di rose al mattino sfiorato dalla rugiada.

C.D.Friedrich: L'attesa

Era simpatico, timido, allegro ma sempre tra le nuvole… tra i suoi pensieri… sempre in Inghilterra anche se in Francia… Lui aveva un accento inglese con un portamento francese. Emily col passare del tempo si innamorò di Nick, imparò a conoscerlo e a parlargli con tranquillità e anche Nick imparò a non essere timido, ma solo con Emily. Sembrava sereno e tranquillo solo con lei. Anche Nick era innamorato guardacaso di Emily. Il 3 Agosto era il compleanno di Emily che lo invitò alla sua festa. Tutti si erano divertiti da matti, la festa si era svolta nel giardino della casa di Emily: era molto grosso, con al centro una piattaforma con pali, sedie, tavolo e "tettuccio" di cemento tutto decorato con edere e fiori di vario genere e colore. In giro c'erano tanti tavolini pieni zeppi di cose da mangiare come pasticcini, pizzette, torte, caramelle, salatini, focaccine, biscotti, patatine, liquirizie, cioccolatini, … insomma, tutto quello che uno può immaginarsi!!!!!!!!!!!!!!!!
Emily aveva ricevuto tantissimi regali da parenti, amici, vicini di casa e da Nick che verso le 18, al tramonto, rivelò i suoi sentimenti a Emily che in lacrime lo abbracciò. Nick aprì una scatolina blu quadrata, semplice con un fiocco bianco e chiese a Emily : " Mi vuoi sposare?!", aprendo la scatolina, Emily trovò con sorpresa un anellino d'oro con un piccolo diamante! Emily si mise a piangere ancora di più ma gli rispose: " Mi dispiace ma non mi sento ancora pronta per sposarmi, alla fine degli studi ti prometto che ti dirò di sì, intanto, questo anello tienilo tu… ". Nick la capì subito e la salutò.
Il giorno dopo i due andarono a fare una passeggiata ed arrivarono alla Tour Eiffel e si fermarono in un ristorantino a " fare merenda". Passarono una bellissima estate insieme, anche se trascorse molto velocemente e arrivò il momento di ritornare a scuola. Rincontrarono i loro compagni. Decisero subito di fare una gita nel weekend a un lago vicino a Parigi per festeggiare il rientro a scuola, la classe nuova, l'arrivo di un nuovo compagno, il fidanzamento di Emily e Nick e anche per parlare di cosa avevano fatto durante l'estate.
Il venerdì pomeriggio arrivarono al lago e montarono ognuno la propria tenda; poi si misero il costume e si buttarono nel lago a fare una nuotata; verso le 16 andarono a fare un'escursione del luogo: era affascinante, misterioso e c'erano tanti posti in cui ci si poteva divertire. Quella gita si stava preannunciando indimenticabile!
Alle 20 accesero un fuoco al centro del piccolo accampamento che avevano costruito, poi presero dalle borse della carne e delle salamelle e fecero una bella grigliata. Ormai si stava facendo notte e gli amici presero da una tenda, un gioco da tavolo che avevano portato perché sapevano che sarebbe piaciuto a tutti e si misero a giocare. Finita la partita si salutarono e ognuno entrò nella propria tenda e si addormentarono. Il mattino seguente, quando si svegliarono, fecero colazione con frutta e pane davanti alla brace del focolare. Dopo raccolsero un paio di canoe che il lago aveva portato a riva e approfittando della giornata ancora estiva, decisero di attraversare il lago in canoa e raggiungere l'altra sponda.
Era piena di edifici antichi, abbandonati da non so quanti anni, alberi centenari, stupendi, lì la natura non sembrava avere confini, era un posto sognante: sembrava essere in una fiaba, ambientata in un luogo fatato, magico…
Fecero un giro anche nei castelli impolverati, grandissimi, pieni di quadri e libri che raccontavano la lunga storia di Francia, i momenti storici di questo paese e le persone che avevano segnato un momento importante nella civiltà francese. Ritornarono quasi bambini giocando a nascondino tra la vegetazione: correvano e ridevano divertendosi un mondo a giocare e scoprire i misteri di questa costa. Ridevano anche perché tutti insieme circondavano la quercia più piccola della foresta. Quando si trovarono affamati mangiarono gli arancini di riso e il pesce che si erano portati da casa e poi ricominciarono a esplorare. Ormai si era fatto tardi e ritornarono all'accampamento con molta tristezza ma per tirarsi su il morale prepararono una tenda per raccontare una storia di paura; entrarono tutti in questa tenda con un libro rosso impolverato ricoperto d'edera vecchia e con un sigillo che aveva impresso due serpenti durante una lotta: l'avevano trovato nei sotterranei dell'antico castello vicino alla scuola durante una nottata di temporali nella quale si erano accampati. Poi con una torcia iniziarono a leggere… "In una notte di vento Alessandra si trovava in gita nel castello del Conte Dracula e continuava a sentire ululati quando si perse nelle enormi stanze…" si sentirono degli ululati e subito si spaventarono ma continuarono a leggere,"… lei si addormentò e quando si risvegliò, con grande sorpresa si ritrovò davanti Dracula!! Si alzarono un branco di pipistrelli…". Intanto tanti pipistrelli piombarono nella tenda. I ragazzi si spaventarono talmente tanto che balzarono indietro quasi rompendo la tenda. Poi, passata la paura, si salutarono al giorno dopo e nascosero il libro tra le foglie. Durante la notte accadde una cosa sensazionale: il libro sprigionò luce e le cose scritte divennero realtà. Una amica di Emily si ritrovò davanti il vampiro e lei svenne. Un loro amico arrivò e con uno specchietto e una torcia, colpì il conte con un raggio di luce. Lui si dissolse. Tutti molto spaventati si guardarono e decisero di bruciare il libro. Nelle scintille del fuoco si vedevano tanti sogni paurosi dissolversi. Molto contenti passarono un felice ultimo giorno di gita e finito il bellissimo giorno di sole tornarono a Parigi.
Passarono un allegro anno scolastico e arrivò il 5° anno: si preannunciava difficile. Ma tra verifiche e esami passò anche quell' anno e arrivò il momento di sostenere l'esame di maturità. Con molta soddisfazione tutti erano stati promossi. Per festeggiare il professore di recupero organizzò il classico saggio della materia più noiosa del liceo: teatro! Il saggio era intitolato: Le meraviglie dell'ottocento. Le ragazze erano tutte vestite con abiti lunghi e ingombranti, con pizzi e fiocchi. I ragazzi con giacche e pantaloncini con bottoni e calze bianche alte. Tutti avevano una parrucca bianca con boccoli arricciati all'insù. La sera del 19 giugno nell'aula magna alle 21 il saggio iniziò. Il cantastorie lesse:
"Questa storia inizia con un processo tra una signora povera e un ricco mercante. Come difensori, la povera aveva una principessa che era molto felice di essere la principessa del paese, ed era comunque fiera di avere amici poveri. Il ricco aveva il suo cliente di fiducia per il semplice motivo di essere il suo unico cliente fisso. Lo conosceva a malapena ma comunque era sempre dalla sua parte."
Principessa (Manon):"Siamo qui per un processo, come lei sa bene" rivolta al giudice "Ma cos'è successo?La mia amica non lo sa!Non sa neanche chi è costui!" Intanto puntò il dito contro il mercante "Colui ha denunciato la mia amica Alex, per non avere pagato un debito che aveva tanto bisogno di essere pagato." Il cliente fidato del mercante (Bastien) chiese a Alex: "Tu hai mai visto il mio amico?Hai mai fatto compere da lui?" Alex (Emily)rispose: "Non l'ho mai visto e come potevo acquistare se non ho soldi?" Il mercante (Mathieu) urlò: "Chiedendo soldi alla principessa!" Allora la principessa intervenne: "In questo caso avrebbe fatto debito con me non con lei!" Il giudice (Pierre) riflettè: "Ottima osservazione giusta!". Il cantautore finì col dire:"Quindi si chiuse il processo; Alex divenne ricca; finita la festa, Alex si sposò con il suo fidanzato Cristian (Nick) e vissero felici e contenti!".
Lo spettacolo finì e Nick corse da Emily e le disse: "Arrivederci, parto!" e Emily preoccupata chiese: "Ma tornerai?" lui: "Certo! Te lo prometto!" lei "Ti aspetterò".
Il giorno dopo Emily si trasferì al porto: indossava sempre il vestito del teatro e al mattino si sedeva su un masso e guardava l'orizzonte in attesa di una barca che avrebbe riportato il suo Nick. Aspettava e aspettava. Nel frattempo aveva fatto amicizia con un pescatore principiante e con una ragazzina. Ogni giorno la venivano a trovare in spiaggia.
Passarono anni e anni per Emily (4anni) ma lei rimaneva dell'idea che Nick un giorno, che sperava vicino, sarebbe tornato da lei. Non perdeva mai la speranza e non l'avrebbe persa nè allora nè mai. Un giorno le onde portarono a riva una bottiglia di vetro. Emily e i suoi nuovi amici, mentre ripulivano la costa, videro la bottiglia e la misero nel sacco della raccolta ignari di cosa ci fosse dentro. Mentre dividevano i rifiuti nei diversi contenitori Emily prese la bottiglia e per fortuna vide che dentro c'era un biglietto. Quel biglietto era arrotolato e fermato dall'anello che Nick aveva regalato ad Emily e che poi aveva tenuto lui al rinvio delle nozze. Emily lo srotolò e lesse:

STO TORNANDO / ASPETTA 3 GIORNI /
TI VENGO A SPOSARE!!! / MI MANCHI TANTO! /
IL TUO NICK / PER EMILY / TI AMO!!!!!


Per Emily quei tre giorni durarono un'eternità. Aspettava e aspettava senza mai togliere lo sguardo dall'orizzonte. Al terzo giorno, quando Emily vide la barca, saltò giù dal masso e andò a cambiarsi l'abito del teatro e quando uscì dalla sua casa la barca aveva appena gettato l'ancora.
Dalla barca scese Nick. Quando i due si videro si corsero incontro e si abbracciarono.
Si sposarono e vissero per sempre felici e contenti!
Vi è piaciuta la storia? È la mia.

Emily
Parigi 24 Marzo 1979



Aggiornato il 18 ott 2012 | isticomomo@genie.it

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