Istituto Comprensivo G.Ferrari - Momo

Molti anni fa, in un piccolo paese, viveva una bambina che possedeva un cerchio speciale.
La bambina giocava ore ed ore con il cerchio, fino a quando non diventò grande e lo regalò
a Matilde, sua figlia. Né la madre né Matilde sapevano il segreto di quel cerchio tanto strano.
Il cerchio prima ancora di possedere a Matilde e a sua madre era stato di un signore
vecchio, brutto, gobbo (questo è quello che dicono in paese). Un giorno Matilde andò alla
piazza pubblica situata proprio vicino alla biblioteca. Matilde, presa dal suo cerchio, non si chiese perché la piazza fosse così deserta. La bambina giocava e nel cielo sereno si sentivano soltanto le sue risate. Fino a quando, con la coda dell'occhio, vide un' ombra, ma non si spaventò, anzi, chiese
all' uomo se volesse giocare con lei .
L' uomo accettò, ma quando la sua mano fredda toccò il cerchio, attorno a loro sembrò formarsi
un' aurora gialla. Matilde rimase immobile a cercare di capire che cosa centrasse quell' uomo
con il suo cerchio. Il signore misterioso prese la bambina e la portò in biblioteca e le spiegò
che prima il cerchio apparteneva a lui e che quando era piccolo veniva a giocare nella piazza.

L'uomo le fece vedere una foto dove era raffigurato un bambino con in mano il cerchio.
La bambina corse a casa dimenticandosi anche del cerchio. A casa trovò la nonna e la mamma che chiacchieravano. Matilde iniziò a parlare, arrabbiatissima. Dal suo viso si vedeva la delusione
nei confronti della nonna e della mamma. La nonna si alzò, prese una scatola e le fece leggere una
lettera: Cara Clara, era il nome della nonna, sono addolorato per te e per nostra figlia ma devo partire, vi lascio per sempre, tuttavia quando nascerà il nostro bambino regalagli il cerchio con cui ho giocato da piccolo.
La nonna fece proprio così, fino a quando il cerchio fu di Matilde. Quel giorno la bambina
conobbe suo nonno, che aveva la sua stessa passione:giocare con i cerchi