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Alberi rinsecchiti ai lati e in primo piano, clima freddo, al centro un piccolo cimitero e i resti di una chiesa e tutto questo in una notte di luna piana, con quella luce pallida e misteriosa, quella luce che fa riemergere la belva che c' è in te, la tua ombra, proiettata su della terra rischiarata appena da una lieve luce, sembra trasformarsi in un animale feroce quando…
Scopri che quello è solo un quadro. Sì, un quadro dall' aria spettrale che mi fa riemergere un ricordo, un orribile ricordo che vi sto per raccontare…

C.D. Friedrich: Abbazia

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IO

Era una fredda mattina invernale del 5 dicembre ed io, Philip, dovevo andare a scuola nel piccolo paesino in cui abitavo: Ice Ville.
Abitavo in una bellissima casa in cima ad un piccolo rialzamento che sovrastava il paese con mio fratello minore, mia madre (i miei genitori avevano divorziato quando avevo un anno) e un cane di taglia piccola chiamato Rex
Quel giorno decisi di andare a scuola a piedi. Feci la breve discesa che mi portava nel parcheggio dell' asilo e imboccai la pista ciclabile dove dall' altra parte scorreva il torrentello del paese : il Peso.
Il mio era un paesello tradizionale in cui si parlava il dialetto e tutti si conoscevano.
Io ero un ragazzino di 11 anni che frequentava la 1° A delle medie di Ice Ville e come vi ho già detto mi chiamavo Philip.
Arrivai a scuola e mi sedetti al mio posto.
La mia classe era" divisi" in gruppi :
Le femmine che studiano,
le femmine "maschiaccio",
i maschi che studiano,
i maschi "chiacchieroni"
e i tre dell' Avemaria.
Io facevo "parte" dei maschi "chiacchieroni" e dei maschi che studiano, ero quello che oggi si definisce un "secchione-casinista".Nonostante questi "gruppi" eravamo una classe abbastanza equilibrata e la prof di lettere ( la prof Rossi ) diceva che era una buona classe, tranne per qualcuno…

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L'ABBAZZIA


Quel giorno nevicò e io ed i miei amici andammo a giocare a palle di neve nel nostro posto segreto che noi chiamavamo L' Abbazia.
"L' Abbazia" era un luogo un po' macabro, era circondato da betulle e aveva dei resti di una chiesa al centro. Era poco distante da uno strettissimo ponticello di sassi che si sorreggeva sopra il Peso e bastava girare prima del "ponte" per ritrovasi faccia a faccia con pochi metri di larghezza di Peso, attraversabili grazie a dei sassi piatti disposti a campana, e ritrovarsi nel territorio denominato L' Abbazia.
L' Abbazia era un ottimo posto per giocare a palle di neve perché qua e là si alzavano lapidi con cui proteggersi dalle palle di neve.
Quel giorno, nel posto chiamato "L' Abbazia", tra i candidi fiocchi di neve, si era accasciato un cervo. Ci avvicinammo per vedere l' animale e fu una scena orribile: all' animale erano stati cavati gli occhi, gli erano stati tolti cuore, polmoni, fegato e 7m di intestino tenue, ma la cosa più strana è che dalle ferite fatte per estrarre gli organi non usciva sangue.
Dato quel macabro fatto decidemmo che quello non era il giorno adatto per giocare nel nostro posto segreto.

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STRANI FATTI


Il giorno dopo, il sindaco di Ice Ville, convocò tutti gli adulti del paese per informare che erano stati trovati alcuni cadaveri di animali morti nel bosco, e di conseguenza bisognava tenere i propri figli in casa.
Quel giorno mia madre mi spiegò che erano stati trovati animali di grossa taglia morti in un modo strano :gli erano stati tolti degli organi , gli occhi e non aveva più sangue.
Allora mi ricordai che l' altro giorno avevo visto un animale morto come l' aveva descritto mia madre.
Quel giorno non potei uscire a causa di quegli strani fatti e dovetti fare i compiti e studiare fino alla noia.
Arrivata l' ora in cui mia madre prepara la cena sentì un urlo che proveniva dalla cucina: era mia madre. Presi la mazza da baseball e andai cautamente in cucina con la mazza tesa, il cuore mi batteva all' impazzata, aprì lentamente la porta della cucina e…
mia madre era abbracciata ad un uomo alto, forte, con la barbetta e degli occhi verdi, quasi ipnotizzanti. A quel punto mia madre, con le lacrime agli occhi, mi disse :" Figliolo, ecco tuo padre, Jack ": rimasi a bocca aperta, in quel momento molti pensieri mi si affollarono nella testa, sarà veramente mio padre, perché il padre che aspettavo da dieci anni si fa vedere proprio adesso che iniziano queste strane apparizi

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L'AMMAZZAMOSTRI

Quella sera la passammo a chiacchierare con mio padre e ci disse che lui era un "Ammazzamostri" , una specie di poliziotto, solo che lui non arrestava malviventi ma uccideva mostri e che per colpa del suo lavoro aveva dovuto divorziare.
Poi ci disse che era stato chiamato dal governo per venire a Ice Ville visto che si erano verificati strani casi. Io mi preoccupai visto che non era molto sicuro avere un mostro che si aggirava nel paese.
La sera seguente, mio padre, decise di portarmi in perlustrazione per scoprire di che mostro si trattava. Salimmo in macchina e passammo a prendere Tom ( il capo della polizia di Ice Ville e un amico di infanzia di mio padre ) e ci dirigemmo verso i boschi della parte nord- ovest di Ice Ville, la parte del paese in cui ci erano stati gli avvistamenti del mostro.
Appena entrati nel bosco mi vennero i brividi, il bosco aveva alberi rinsecchiti e spogli messi in posizione tale che dava l' impressione che da un momento all' altro potessero divorarti e portarti in pochissimo tempo all' Inferno, ma l' idea di
scendere per cercare tracce ed essere divorati da un mostro era la cosa più inquietante.
Ci fermammo al centro del bosco perché mio padre aveva intravisto un bovino di grossa taglia morto stecchito.
Scendemmo dall' auto e ci dirigemmo verso l' animale, era proprio come aveva detto mio padre.
Fu una scena da voltastomaco, in cui ci mancò poco perchè non vomitassi. Una mucca 7 per 2, con gli occhi cavati, il cuore, i polmoni, i reni e il cervello tolti, due buchi sul collo e dai profondi tagli incisi nel corpo dell' animale non usciva sangue. Mio padre alzò la testa e con aria molto preoccupata ci disse :" Il m…mostro è un Chupacabra ": e deglutì preoccupato.

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IL CHUPACABRA

Tornammo a casa e chiesi a mio padre :" Che cos' è quel … quel… ah, sì, quel Ciucciacalzini! Eh, che cos' è?":, mio padre mi corresse con tono divertito :" Si chiama Chupacabra, ti spiegherò domani che cos' è. Domani è sabato, no!?":.
Il giorno seguente mi alzai alle 4 e mi " armai " di lente di ingrandimento, di blocco note e di ben 13 matite affilate, pronte a squarciare ogni dubbio sul Chupacabra.
Scesi in cucina, ma dormivano ancora tutti, allora decisi che era meglio riposare ancora un po' prima di affrontare il mistero del…, come si chiamava? Forse… forse… forse…. e chi se lo ricordava!
Andai a letto e quando mi risvegliai guardai stancamente la sveglia ed…erano le 10, saltai giù dal letto, presi i miei " oggetti da scoperta " e corsi in cucina.
Mio padre era seduto a bere una tazzina di caffè mentre leggeva un libro intitolato : Mille e un modo per uccidere un mostro.
Io gli chiesi :" Papà, hai promesso che mi avresti spiegato cos' è un …. un Chupacabra!": mio padre mi disse :" Un Chupacabra è un mostro alto 2 metri e mezzo, con spuntoni sul dorso, artigli affilati, con le squame, gli occhi rossi come la brace e per uccidere le sue vittime le mutila di occhi e di qualche organo, ma prima gli succhia tutto il sangue con i suoi " fori " nella bocca …":.
La descrizione di mio padre non mi faceva molta impressione, ma immaginarmelo davanti gli occhi, di notte che dilania il cuore di un animale o che lo priva del sangue…. non oso ripensarci!!

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DAVANTI AGLI OCCHI

Quella sera, durante la cena, Rex non la smetteva di abbaiare e così lo portai fuori. Finito di cenare uscìi a prendere Rex, ma lui era sparito, girai la testa disorientato e…. eccolo correre verso i boschi a nord di Ice Ville!
Presi il giubbotto e corsi verso Rex, ma mio padre mi notò e iniziò a rincorrermi urlando di tornare a casa, ma io feci finta di non sentirlo e proseguìi.
Ad un tratto mio padre imboccò un sentiero di un bosco.
Pensai che fosse una scorciatoia per raggiungermi, ma, ad un tratto …qualcosa…. o qualcuno ….
mi passò davanti agli occhi.
Non riuscìi ad identificarlo ma ebbi paura… ed ebbi sempre più paura finche non decisi di tornare a casa.
Mi girai per tornare a casa, ma…una figura maligna mi piombò davanti …per un momento non capì chi fosse…ma, guardandolo meglio…
il CHUPACABRA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il cuore batteva all' impazzata, la testa non ragionava più e il corpo non rispondeva e….tirai un urlo micidiale ( che se avessi partecipato al Guinnes World Record avrei vinto come urlo più forte ).

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LA FINE DI UN INIZIO


Ad un tratto mi svegliai dal mio stato di shock e pensai :" Se devo combattere il nemico meglio combatterlo in un territorio conosciuto ":.
Allora iniziai a correre verso L' Abbazia, ma il Chupacabra era più veloce di me e mi raggiunse in poco tempo.
Io non mi fermai e continuai a correre, ma il Chupacabra sembrava intenzionato a seguirmi e non a raggiungermi.
Arrivato al L' Abbazia mi nascosi dietro una lapide…ma il Chupacabra mi trovò e mi piombò davanti.
Ora il Chupacabra si ergeva davanti e me, 2 metri di muscoli grigi, squamoso, con lunghi spuntoni neri sulla schiena, lunghi artigli, piccole ali da pipistrello, orecchie lunghe, occhi rossi come una foresta in fiamme e colmi di rabbia e un muso lungo con denti affilatissimi. Si ergeva davanti a me dando le spalle alla chiara luce di quella magnifica luna.
Il Chupacabra alzò un braccio per togliermi la vita, quando…il cuore cominciò a battere in un modo pazzesco, mi sentì crescere e la mia forza aumentava, fino a quando…io divenni un Chupacabra, ero identico al Chupacabra di fronte a me, solo un po' più basso, non ci pensai due volte e gli saltai addosso, lo privai di tutto il suo sangue, gli dilaniai il petto e gli sbranai il cuore, poi tornai normale e prima di cadere a terra svenuto dallo sforzo notai il Chupacabra cadere a terra morto trasformandosi in mio padre, caddi a terra svenuto mentre una lacrima sporca di sangue cadde a terra creando un' enorme pozza di sangue: quella che era scesa era la lacrima di un assassino.


Ancora oggi guardo le mie foto di quando ero piccolo e mi chiedo com' è possibile che un ragazzino innocuo sia diventato un assassino a 11 anni …



Aggiornato il 18 ott 2012 | isticomomo@genie.it

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