Istituto Comprensivo G.Ferrari - Momo

Ad Azzurropoli vivevano tre amici per la pelle, Vanessa Stefania e l'inseparabile Simone pirata sognatore inguaribilmente innamorato di Vanessa. I tre amici erano molto uniti e, nonostante Azzurropoli fosse una ridente cittadina abitata da tanti giovani loro coetanei, i tre ragazzi erano infastiditi quando altri cercavano di inserirsi nel loro piccolo circolo privato. Si nascondevano da fratelli e vicini di casa, inventavano bugie sempre meno credibili con i compagni di scuola tutto per poter stare soli a giocare ma sopratutto a sognare ad occhi aperti nuove avventure solcando i mari. Erano convinti che nessuno li avrebbe capiti, che solo loro sognavano come i grandi, gli altri erano bambini, non avrebbero aiutato a realizzare il loro sogno; è sì loro avevano un sogno,un sogno grande, un sogno da grande.
Simone ogni giorno sedeva sotto un albero di mele e addentandone una pensava a quando avrebbe confessato a Vanessa i suoi sentimenti. Vanessa dolce e carina cucinava per i suoi fratelli cantando con la sua voce soave e pensava al mare e a quando sarebbe riuscita a partire con i suoi amici.

Stefania era la testa matta del gruppo, era orfana o come diceva lei era padrona di se stessa, era libera e di solito pensava a come trovare tanti soldi da poter partire all'avventura con i suoi amici; oggi non era come gli altri giorni però, oggi un distinto signore era venuto a trovarla e con assoluta tranquillità aveva messo nelle sue piccole mani tanti soldi che avrebbero dato alla testa anche ad un adulto; eredità aveva detto e se ne era andato.
La strada verso l'albero di mele non era mai stata così lunga, ma quando arrivò e informò gli amici che il loro sogno si stava avverando le loro espressioni la ripagarono della fatica.
Fatica, fu davvero faticoso alzarsi a notte fonda raccogliere le proprie cose e partire su quella piccola barca senza farsi vedere, altri giovani potevano chiedere di unirsi a loro se li avessero visti, e quindi sgattaiolando come ladri erano partiti.
Erano riusciti a realizzare il loro sogno solo loro tre senza l'aiuto di nessuno senza che nessuno sapesse dov'erano andati e quando sarebbero tornati, c'erano riusciti anche se, ora seduti su quello scoglio con la barca affondata guardando le barche lontane dei loro compaesani avrebbero voluto essere stati più socievoli con gli altri così ora qualcuno forse sarebbe andato ad aiutarli.