Sc. secondaria Fontaneto - La didattica ludica: imparare giocando
Conosciamo le città italiane? Scoprirne storia, tradizioni, curiosità, cucina e tanto altro divertendosi si può! A riconoscerlo sono i ragazzi di 1A di Fontaneto, che hanno sperimentato il piacere di creare in classe un gioco e poi quello di sfidarsi in un torneo, l’ultimo giorno di scuola.
Che il gioco potesse funzionare in realtà lo avevano già scoperto gareggiando giorni prima con fratelli e genitori.
L’idea era quella di trasformare una ricerca scolastica in un’attività più divertente e fruibile da tutti, anche nel tempo.
Ogni alunno ha approfondito una città italiana, trattandone vari aspetti richiesti dal docente, l’ha presentata ai compagni, ed insieme a loro ha pensato dieci domande che bene potessero rendere la specificità del capoluogo o centro minore che fosse.
E’ seguita poi la fase creativa: l’ideazione del gioco didattico. Ogni studente ha disegnato un suo percorso sulla cartina dell’Italia, partendo da vincoli dati, ha scritto le regole, realizzato le 15 città-carte e le pedine. Ne sono nate versioni graficamente differenti, che hanno permesso di sperimentare, e nel contempo verificare, competenze varie, quali ad esempio il problem solving.
Alla fine la prova: valutare l’efficacia del gioco! A gruppi di quattro, gli alunni si sono sfidati. Chi tiene il banco pone al giocatore di turno una domanda, tra le 10 scritte sul retro della città-carta, e se la risposta è corretta il ragazzo prosegue il percorso, viceversa retrocede secondo regolamento. L’idea è che la risposta corretta vada comunque data, in quel modo il giocatore ripassa le informazioni e lo stesso fanno gli altri, sapendo che dall’attenzione possono trarne vantaggio.
Si sa che la motivazione basata sul piacere è ciò che porta all’apprendimento più duraturo, così, il desiderio di raggiungere per primi il traguardo, spinge a ben imprimere nella mente il nostro bel Paese.
Cosa certa è che si impara di più se ci si diverte e nel contempo si sperimentano abilità sociali importanti, quali l’interazione con i pari, la gestione delle emozioni e delle piccole frustrazioni. Si sperimenta anche che, come nella vita, la bravura si combina con un pizzico di fortuna!

















Tema Grafico by iWebSolutions - partner e107 Italia