Educare alla legalità: la lotta al cyberbullismo. La Scuola Secondaria di Fontaneto incontra la Polizia Postale
Da sempre l’Istituto Comprensivo “Gaudenzio Ferrari” di Momo pone al centro dei propri obiettivi educativi il benessere e la sicurezza degli alunni.
A essi sono stati dedicati nel corso degli anni numerosi progetti volti a potenziare il pensiero critico e le capacità decisionali; uno dei più recenti il progetto sul contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo.
Lo sviluppo esponenziale delle nuove tecnologie, unito alla larghissima diffusione degli smartphone, vero e proprio oggetto di “culto” per i giovanissimi, ha imposto, infatti, un’attenzione particolare in tutto il mondo della scuola nei confronti delle problematiche connesse all’uso inconsapevole dei social, alla luce anche dei numerosi episodi di cronaca di cui siamo ormai tristemente spettatori.
In quest’ottica, è stato organizzato dall’Istituto, di concerto con le docenti M. Federica Pellegrino (referente bullismo e cyberbullismo) e Rossana Colacicco (referente Legalità) un ciclo di incontri con la Polizia Postale rivolto ai ragazzi delle Scuole Secondarie di Primo Grado dei tre Plessi.
L’ultimo è stato interamente dedicato agli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado di Fontaneto d’Agogna.
Venerdì 23 novembre, 120 ragazzi si sono recati alla Sala “G. Deledda” di Fontaneto d’Agogna per incontrare il Sovrintendente Luigi Ferrero, e l’assistente Tommaso Carnevale della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Novara con l’obiettivo di conoscere meglio il fenomeno e imparare ad utilizzare in modo responsabile e intelligente la rete e i social.
Prima di affrontare le numerose tematiche connesse al cyberbullismo, i due agenti hanno ricordato che il loro Corpo nasce proprio con lo sviluppo della rete e delle sue problematiche. Lo sforzo operativo più grande della Polizia Postale è sicuramente quello di trovare freni sempre più adeguati alle nuove tecnologie utilizzate per i reati in rete.
Terminata la presentazione, i relatori sono passati a spiegare, con grande professionalità e competenza, che cosa si intende per cyberbullismo, i risvolti legali e come ci si può difendere da esso.
Nel loro intervento hanno messo in guardia gli studenti sui numerosi pericoli che “la rete” nasconde agli adolescenti quali l’adescamento on-line, la pedopornografia, il furto d’identità, il sexting, la web-reputation, e il trattamento illecito dei dati personali.
Non sono mancati interventi da parte degli alunni presenti, curiosi di conoscere anche l’aspetto penale di quelli che spesso sono considerati innocenti scherzi, ma che si rivelano, a una conoscenza più approfondita del fenomeno, veri e propri reati puniti dalla legge.
Tanto interesse dunque e partecipazione attiva alla “lezione” della Polizia Postale e, ci si augura, anche una maggiore consapevolezza nell’utilizzo dei social.
Per chiudere alcuni consigli forniti dalla Polizia Postale:
- leggere attentamente le condizioni d’uso quando ci si iscrive ad un social
- eliminare i tag dalle nostre foto.
- non fotografare e diffondere senza consenso le immagini
- non chattare con sconosciuti on-line e non cedere a richieste di fotografie
- non molestare o offendere con immagini e parole: quando si pubblica qualcosa, rimane per sempre
- denunciare eventuali atti di cyberbullismo per non esserne complici
- fare attenzione alle foto che postiamo: diventeranno la nostra identità digitale.







































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