Safer Internet Day. Bullismo ingenerato dalla
In occasione del Safer Internet Day (martedì 5 febbraio), abbiamo dedicato un momento della nostra giornata alla riflessione sulle tematiche relative al bullismo e cyberbullismo. Per l’occasione, abbiamo visionato il film “Wonder”.
La pellicola è tratta da un romanzo di un’autrice per ragazzi, Raquel Jaramillo. Narra di un ragazzino di nome Auggie, affetto da una sindrome genetica che gli procura una malformazione facciale. Quando dovrà affrontare la scuola, per la sua “diversità” si troverà a gestire angherie e umiliazioni da parte dei compagni bulli e vivere solitudini. Riuscirà a superare il disagio grazie all’amore della famiglia e a dei veri amici, che hanno “guardato altro”.

A noi ragazzi di terza è stato chiesto di commentare quanto visto, in particolare di riflettere su due frasi del film:
“Auggie non può cambiare il proprio aspetto fisico,
forse noi possiamo cambiare il nostro sguardo.”


“Se vuoi sapere come sono le persone non devi fare altro che guardare.”


“Auggie è nato con una deformazione al viso e dovrà subire infinite operazioni.
Le persone tendono a fissarlo e ad isolarlo per il suo aspetto considerato “anormale “, perché con gli occhi non riescono a vedere altro.
Con gli occhi non si può vedere veramente com’è una persona, perché le persone non sono l’aspetto esteriore, bensì il carattere, il comportamento che manifestano.
E’ per questo che i veri amici di Auggie lo apprezzano per quello che è: un ragazzino intelligente e amichevole e queste qualità non le vedono con gli occhi, ma con il cuore e l’intelletto.
Lo sguardo delle persone non deve mirare all’estetica, all’involucro, ma a ciò che ne è il contenuto”.
Giorgia Guglielmetti
“La diversità” viene poco accettata.
Chi viene considerato diverso viene spesso deriso, escluso, umiliato, da chi si considera “normale”.
Questo avviene per colpa dei pregiudizi, quando le persone si fermano all’aspetto esteriore, senza nemmeno sapere cosa ci sia dentro. Non interessa cogliere la loro anima, i loro valori, i loro pregi, le loro particolarità, ovvero quel singolo dettaglio che rende una persona unica.
Perché tutti noi siamo diversi, o semplicemente unici a modo nostro.
Occorre saper andare oltre le apparenze, conoscere una persona prima di giudicarla e soprattutto guardare prima se stessi, perché abbiamo tutti delle debolezze e nessuno ha il diritto di farci sentire sbagliati.
L’unicità non deve essere considerata un difetto, al contrario: è quel colore che con una pennellata dipinge la tela bianca, ovvero ciascuno di noi.
Cherchi Aurora
“Spesso, purtroppo, la nostra considerazione di alcune persone è offuscata da un filtro: il pregiudizio.
Il pregiudizio ci fa ritenere che una persona sia negativa solo per come si presenta esteriormente o per le dicerie che circolano sul suo conto.
Il pregiudizio ci porta a trattar male o ancor peggio ad escludere le persone, facendole star male senza motivo.
Come dicono le due frasi, per capire veramente una persona bisogna osservarla, provare a rapportarsi con questa, ma a tal fine la cosa fondamentale è che la nostra mente sia sgombra da ogni preconcetto, poiché continuare a negare le nostre differenze, senza valorizzarle, non ci porterà da nessuna parte.
Cerri Sofia
“Auggie, come tutti i ragazzi della sua età ha dei problemi, ma i suoi sono molto più evidenti, riguardando l’aspetto fisico. Le imperfezioni sul suo volto gli creano sofferenza in quanto viene deriso e umiliato da alcuni, che, come molti nella nostra società, guardano solo ai canoni estetici, ai particolari fisici o esterni, che mostrano solamente il lato più superficiale di ognuno di noi.
Proprio per questo bisogna farsi forza, quando si è considerati “diversi” e combattere con intelligenza per recuperare il proprio diritto di essere se stessi.
Nessuno può permettersi di trasformarti in qualcuno che non sei.
Nessuno può permettersi di modellarti a suo piacere.
Nessuno può permettersi di piegarti, di distruggerti perchè non sei uguale a lui… Non sei una delle tante fotocopie di ragazzi, uno uguale all’altro, SEI UNICO.
Nessuno può permettersi di privarti di quel tuo essere diverso, che nel profondo ti rende speciale in un mare di persone tutte uguali.
La società di oggi ci suggerisce degli standard, dei modelli fisici a cui guardare. Ciò ha permesso la costruzione di muri altissimi tra le persone.
I muri della derisione possono essere abbattuti attraverso il coraggio di essere se stessi, capaci di affidarsi a degli adulti competenti, che di sicuro sapranno suggerire come affrontare la situazione per poter evadere da questa prigione di pregiudizi. Quei pregiudizi di cattiveria che purtroppo offuscano la vita di molti ragazzi fragili di oggi.”
Locatelli Jessica


Seguono alcune scene del film



















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