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L'attacco dei lupi

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Al mercato, Jack, cugino di Ruslan, sentì che ai piedi dei monti urali era in arrivo una calamità naturale: una violenta bufera di neve che aveva già provato molte vittime.
Quindi la famiglia di Ruslan che abitava una fattoria sperduta, proprio in quella zona, per mettersi in salvo decise di raggiungere un villaggio insieme al cugino.
Presero la slitta, ci misero due fucili da caccia con le loro ricariche e delle provviste e incominciarono il viaggio.
Dopo due lunghe ore arrivarono una radura circondata da abeti e pini, si fece notte, c'era freddo pungente…….. a un certo punto si scatenò una violenta bufera i fiocchi portati dal vento volteggiavano come turbini.
Subito dopo una dozzina di lupi li aggredì: Jack prese un fucile e sparò, ne colpì subito uno ma due bestie azzannarono un cavallo che dopo cinque minuti morì. Mentre cadeva capovolse la slitta e uccise un altro lupo.
Il branco in difficoltà si dileguò.
La donn, dopo la violenta botta svenne insieme al bambino.
In quel luogo gelido trascorsero la notte…..la neve cadeva e cadeva e cadeva, gli uomini coprivano con le loro pellicce la mamma e il bimbo.

Ligabue:Traversata della Siberia - Bruegel: cacciatori nella neve

All'alba la bufera cessò e fortunatamente passò una slitta su cui c'era un uomo che molto preoccupato esclamò "state bene?" I due uomini risposero "noi due sì ma la donna e il piccolo no.."
Allora caricò i feriti sulla slitta e li portò all'ospedale più vicino.
Jack e Ruslan, ormai senza cavalli e senza slitta, presero i fucili e qualche provvista e si inoltrarono nel bosco.
Continuarono il cammino, la foresta si faceva sempre più fitta, e non c'era nessun villaggio, improvvisamente tra la neve videro un cacciatore ferito, allora Ruslan prese il fazzoletto e lo fasciò.
Il cacciatore riconoscente li guidò al suo villaggio dove Ruslan trovò sua moglie e felici si abbracciarono.
Era un luogo bello sullo sfondo c'era una catena di montagne innevate, più avanti dei laghi ghiacciatissimi su cui c'erano molte persone.
L'uomo entrò in casa e vide Wake e lo abbracciò poi, sfinito dal viaggio, aprì la porta si sdraiò nel letto e finalmente poté riposare.



Aggiornato il 18 ott 2012 | isticomomo@genie.it

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