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Il mistero del vicino

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Dal treno arrivato da Londra scendevano tanti passeggeri, tra cui una famiglia che doveva tornare a casa: la famiglia Zanetta. Una volta tornati a casa era già notte e Sandy si mise a cercare il gatto, Mozart, in giardino, e vide il vicino rientrare.
Quel tizio la incuriosiva. Si ricordava che stava tutto il giorno tappato in casa e usciva solo il martedì sera e il resto del suo tempo lo passava in cantina. Proprio quella sera era con una donna, era la prima volta che portava a casa qualcuno. Entrarono in casa e sentirono chiudere la porta, poi più nulla. Ad un tratto sentì un urlo spaventoso che proveniva proprio dalla cantina. Ella, presa dal panico, entrò in casa e si nascose dietro la porta d'ingresso, per vedere se la donna usciva sana e salva. La porta della casa si aprì…. La camicia del tizio era coperta di strane macchie ed egli trascinava un grande sacco che sembrava pesante, sembrava proprio che dentro ci fosse quella donna! Sandy doveva avvertire i genitori, così andò in salotto e raccontò tutto, balbettando. La mamma la interruppe, dicendo a suo padre:-Tua figlia è matta! Guarda troppa tv, i telefilm e cose violente….Sandy aveva cercato di spiegare tutto quello che era accaduto, ma il papà diceva: -Da domani niente televisione e adesso a dormire.

Munch: Le ragazze sul ponte

Il giorno dopo, durante l'intervallo, raccontò tutto a Claudia, la sua migliore amica. Secondo lei era tutto vero, non c'erano dubbi: il vicino era pazzo….Tornando a casa si fermarono sul ponticello con un gruppo di amiche fidate. Quello era il luogo preferito per le loro "riunioni": lontane dai genitori e dagli altri compagni. Si consultarono e presero la decisione: prepararono un piano per andare a ispezionare la casa del tizio. Ci avrebbero provato proprio il venerdì sera seguente, dopo aver ottenuto il permesso dalla mamma per far dormire Claudia a casa sua. Così quella sera, dopo cena, fecero finta di andare a dormire, poi aspettarono di vedere il vicino uscire. Egli uscì quasi subito, chiuse la porta e salì in macchina. Dopo un attimo si recarono alla porta d'ingresso della casa dell'assassino. -Guarda lì -disse Claudia -c'è un vetro rotto, bisogna solo infilare la mano per aprire. Si tuffarono nel buio, guidate dalla torcia. Ad un tratto trovarono la scala della cantina. Scesero. Alla fine della scala c'erano delle scatole piena di occhi, che sembravano biglie…e, accanto, uno scheletro le fissava. Tutte e due prese dal panico tornarono in casa. La mattina seguente la mamma andò a svegliarle per portarle al Luna Park per cercare di distrarle dalle loro "fantasticherie". Una volta arrivate all'improvviso notarono un tipo vestito di nero: l'assassino! Discuteva con la donna che vendeva i biglietti per il tunnel della paura. Era la stessa donna che Sandy aveva visto due sere prima. Poi le due amiche salirono sul vagone e incominciarono il viaggio. Nel buio occhi rotondi le fissavano e uno scheletro, caduto proprio davanti loro, le fece sobbalzare. Esse urlarono: -Abbiamo capito! Adesso dopo la scuola aiuteremo il vicino per costruire i meravigliosi mostri di cartapesta per il luna park!



Aggiornato il 18 ott 2012 | isticomomo@genie.it

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